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Hai bisogno di sostituire la tua vecchia caldaia con una nuova? In questi casi la prima domanda a cui occorre dare risposta verte sul tipo di caldaia da scegliere.

Avrai sicuramente sentito parlare di quelle a condensazione e forse ti sei chiesto se questa opzione possa fare al caso tuo.

E in effetti si tratta di una soluzione con parecchi vantaggi. Di seguito abbiamo raccolto tutte le informazioni necessarie per permetterti di scegliere la tua prossima caldaia consapevolmente.

Perché preferire una caldaia a condensazione

Quando si mette in conto una ristrutturazione o almeno il rifacimento dell’impianto di riscaldamento, sorge spontaneo chiedersi se preferire il sistema a condensazione oppure se optare per quello tradizionale.

Le ragioni per scegliere quello a condensazione sono principalmente due. La prima è l’efficienza, derivante dal fatto che viene sfruttato tutto il calore prodotto, senza gli sprechi che invece si verificano nel caso delle caldaie convenzionali.

La seconda è rappresentata da un consistente risparmio economico, in quanto i consumi diminuiscono di circa il 15% - 35%. In altre parole, le bollette risultano essere di importi notevolmente ridotti, in particolare se la caldaia è collegata a un sistema di riscaldamento a pavimento.

 

Dotarsi di un impianto di riscaldamento è una cosa seria! Se non sai da dove  partire, scarica la nostra guida: al suo interno scoprirai qual è la soluzione  più adatta a te

 

Come funziona la caldaia a condensazione

Per la caldaia a condensazione il funzionamento è abbastanza semplice: si produce calore mediante una combustione, che si genera fra l’aria e un combustibile (il metano, il GPL, il pellet e l’olio).

Ogni caldaia è dotata di un elettroventilatore che permette all’aria esterna di entrare e ai residui della combustione di fuoriuscire, tramite un camino.

La combustione produce vapore acqueo che, nel caso delle caldaie a condensazione, viene integralmente utilizzato e definito calore laterale. Il fatto che il vapore non venga disperso nell’aria ma sfruttato come fonte di calore rappresenta la principale differenza con le caldaie tradizionali. Per questa ragione la resa termica della caldaia a condensazione è molto elevata e raggiunge quasi il 90%.

Quale tipo di combustibile scegliere per la caldaia a condensazione

Come avrai capito, la caldaia può essere alimentata da combustibili diversi, fra cui:

  • Metano, il più diffuso;
  • Gpl, utilizzato nelle zone non raggiunte dal metano;
  • Pellet, considerato uno dei tipi di alimentazione più ecosostenibile;
  • Olio, a elevato rendimento per un’alimentazione indipendente.

Se sei indeciso sul combustibile da utilizzare, devi considerare alcuni aspetti. Se nella zona in cui vivi non è possibile l’allacciamento al gas metano, puoi optare per il GPL, purché in casa tua sia disponibile un’area da dedicare al serbatoio per lo stoccaggio. Decidere di optare per l’alimentazione a pellet è sicuramente una scelta vincente dal punto di vista ambientale, in quanto il pellet è un residuo biodegradabile ricavato dai materiali di scarto del legno.

Tieni presente che anche il pellet necessita di uno spazio per lo stoccaggio, proprio come succede per l’olio, che viene conservato in un serbatoio nell'edificio o nelle sue immediate vicinanze. Di alto impatto ambientale, tuttavia l’olio offre ai sistemi di riscaldamento la massima indipendenza possibile: i riscaldatori ad olio, infatti, funzionano indipendentemente dagli influssi ambientali e dalle linee di alimentazione.

Come avviene la trasmissione del calore dalla caldaia all’ambiente da riscaldare?

Una volta prodotto il calore, la caldaia lo trasferisce agli elementi riscaldanti. Hai la possibilità di scegliere fra diverse tipologie, ovvero:

  • Riscaldamento a pavimento;
  • Caloriferi;
  • Ventilconvettori
  •  

Il riscaldamento a pavimento è sempre più richiesto e si basa sulla diffusione del calore tramite pannelli radianti posti al di sotto del pavimento. Si tratta di una scelta che ha costi più elevati al momento dell’installazione, ma consumi inferiori rispetto ad altri terminali, in quanto funziona con temperature molto basse. I caloriferi, invece, sono i tradizionali elementi riscaldanti, oggi disponibili in acciaio, in alluminio e in ghisa. I primi due hanno la caratteristica di riscaldarsi e raffreddarsi molto velocemente, mentre quelli in ghisa si riscaldano con tempi più lunghi ma trattengono a lungo il calore anche dopo il loro spegnimento.

I ventilconvettori, infine, sono dei ventilatori che emettono aria calda e vengono di solito utilizzati in ambienti in cui non è necessario un riscaldamento continuativo, ad esempio la taverna.

calorifero casa

 

Come eseguire la manutenzione della caldaia a condensazione

La caldaia, se curata, può garantire un funzionamento duraturo negli anni; l’importante è avere alcune accortezze periodiche. Meglio programmare un controllo annuale, richiedendo l’intervento di un tecnico specializzato che sappia eseguire le verifiche correttamente.

Ogni due anni andrebbe controllato il rendimento della combustione. Al tecnico compete quindi stabilire se sia il caso di sostituire valvole e altre componenti, in modo da preservare il corretto funzionamento della caldaia. 

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