# 08mar

Nonostante le lotte politiche e gli interessi economici in gioco, è ormai chiaro che un’era sta finendo.

L’era dell’industrializzazione barbara e dell’inquinamento selvaggio che sta mettendo a rischio la tenuta dell’intero pianeta Terra è ormai alle nostre spalle, in particolare nei Paesi avanzati, e l’attenzione e la sensibilità dell’intera popolazione al tema del risparmio energetico è in costante aumento.

Tra i tanti, uno dei temi più “caldi” è proprio quello del riscaldamento: le caldaie, che siano in appartamento o ancor di più in ambienti industriali, consumano molto e rappresentano un’importante fonte di inquinamento. Convertire però il proprio impianto di riscaldamento a soluzioni meno inquinanti può essere conveniente sia per l’ambiente sia per il proprio portafoglio. Nei prossimi paragrafi scopriremo quali sono le tipologie di caldaie meno inquinanti attualmente sul mercato e qual è la posizione, in termini di orientamento e incentivi, della Confederazione Svizzera.

 

Esempi di tipologie di impianti meno inquinanti

 

Caldaie a condensazione

Si parla molto, negli ultimi anni, delle caldaie a condensazione. Si tratta di una tipologia di impianto che ha effettivamente molti vantaggi. Questa particolare tipologia di caldaia a gas utilizza una tecnologia innovativa per sfruttare al massimo il calore prodotto, riducendo e quindi minimizzando emissioni e fumi nocivi.

 

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Nel processo di combustione, i vapori della condensazione vengono ri-utilizzati per produrre calore e, di conseguenza, vanno a inquinare meno. Ciò porta, ovviamente, ad un beneficio in termini ambientali ma va anche ad aumentare il rendimento energetico dell’impianto, con conseguenti benefici anche in termini economici: il risparmio energetico che ne consegue impatterà positivamente sul portafoglio già nel medio periodo.

Oltre a questo, la grande integrabilità delle caldaie a condensazione permette di installarle in qualsiasi modulo abitativo, senza importanti opere di ristrutturazione sull’intero impianto, e consente anche di creare dei sistemi ibridi, che ad esempio vadano a produrre energia non solo dal gas ma anche da fonti rinnovabili, quali gli impianti solari termici.

Termopompe (o pompe di calore)

Le termopompe sono strumenti che sfruttano l’energia termica contenuta nel terreno, nell’aria ambiente o nell’acqua e la trasportano dentro l’edificio o l’appartamento alla temperatura idonea. Esse rappresentano dunque un’alternativa sempre più valida, che troveremo di frequente negli edifici nuovi con le classi energetiche più elevate. Questo perché il valore di efficienza energetica è davvero molto alto e le prestazioni si mantengono elevate anche con temperature dell’aria molto basse.

 

L’edificio: un altro aspetto da non sottovalutare

Essere amici dell’ambiente significa anche vivere in stabili che siano il più possibile isolati da un punto di vista termico e che quindi riducano la dispersione del calore. Un esempio classico è il problema degli infissi senza doppi vetri, che favoriscono spifferi e quindi diminuzione della temperatura. Inoltre, è importante dotare l’appartamento di termo-valvole (obbligatorie sugli edifici di nuova costruzione, secondo il Regolamento sull’utilizzazione dell’energia, RUEn, del 16 settembre 2008) in modo da rendere possibile il riscaldamento per ambiente ed evitare di surriscaldare stanze che potrebbero già ricevere calore dal sole.

 

Incentivi e “suggerimenti”

La Svizzera è uno dei Paesi più sensibili al tema del risparmio energetico e si sta muovendo per favorire l’adozione da parte di tutti i concittadini di fonti rinnovabili. Ciò si inserisce all’interno della Strategia Energetica 2050 che, tra le altre cose, prevede anche la dismissione del nucleare.

Grazie all’associazione Ticino Energia possiamo avere una panoramica degli incentivi esistenti, sia a livello federale sia cantonale. A livello federale, esiste un programma di risanamento degli edifici e importanti incentivi all’utilizzo di energie rinnovabili. In particolar modo, la Confederazione si occupa di remunerare chi installa impianti fotovoltaici sia piccoli sia grandi e chi va poi a mettere in rete l’energia di troppo prodotta. Allo stesso modo, a livello cantonale, il risparmio energetico è tenuto in grande considerazione. I Cantoni sovvenzionano l’adozione di impianti solari termici e permettono di dedurre circa il 20% del costo dell’investimento.

Un altro aspetto riguarda la sostituzione con le termopompe. Il Canton Ticino, in particolare, ha istituito un programma di incentivazione per la conversione di impianti di riscaldamento elettrici diretti o alimentati con olio combustibile ad uso principale in impianti a termopompa aria/acqua, acqua/acqua, salamoia/acqua. Ad esempio, per l’installazione di una termopompa da 15 kwp che va a sostituire una caldaia a olio si ricevono tra i 1500 e i 4000 CHF a seconda della potenza.

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