Tutto ciò che dovresti sapere sull'installazione della tua caldaia

Nonostante la caldaia sia ormai presente in tutte le abitazioni, siano esse appartamenti in un condominio o villette monofamiliari, scegliere quella più adatta alle proprie necessità non è per niente semplice. I fattori da considerare, infatti, sono numerosi, e si legano per la maggior parte a temi quali il costo e la semplicità d’installazione, i vantaggi derivanti dal risparmio energetico e la necessità di operare una corretta manutenzione. Ma non finisce qui. La caldaia, infatti, è anche un oggetto che deve durare nel tempo e deve garantire non solo stabilità nel suo funzionamento ma anche sicurezza per tutte le persone che abitano in casa.

In questa guida, quindi, cercheremo di approfondire tutto ciò che è bene sapere prima di operare a una scelta definitiva: per farlo, partiremo ancora prima delle caldaie, ossia dai metodi migliori per portare a un buon livello l’efficienza energetica di una casa e arriveremo fino agli aspetti di inquinamento ambientale e acustico, senza dimenticare il tema legislativo (in particolare quello svizzero) volto a migliorare il rendimento energetico delle abitazioni.

I fattori da considerare, infatti, sono numerosi, e si legano per la maggior parte a temi quali il costo e la semplicità d’installazione, i vantaggi derivanti dal risparmio energetico e la necessità di operare una corretta manutenzione.

Tutti i metodi per migliorare l’efficienza energetica di casa

Ma, come dicevamo poco sopra, ancora prima di entrare nel merito delle caldaie, è bene, per avere una panoramica completa del tema dell’efficienza energetica, capire quali sono le misure migliori per ridurre al massimo gli sprechi, risparmiando così in fattura e facendo del bene all’ambiente.

L’isolamento a cappotto, detto anche “cappotto termico”, è la prima di queste opzioni: la coibentazione delle pareti dell’abitazione che danno sia sull’esterno sia sull’interno dell’edificio avviene mediante pannelli isolanti di materiali sintetici, naturali o minerali che, proprio come un cappotto, vengono “indossati” dalle pareti in muratura in modo tale da garantirne l’isolamento termico. Un’altra possibilità da considerare è quella di sostituire porte e finestre per raggiungere il duplice obiettivo dell’isolamento acustico e, ovviamente, del risparmio energetico.

tipologie caldaia

E ancora, i termostati programmabili sono sistemi che, a differenza dei normali termostati, consentono di regolare e programmare la temperatura dell’ambiente in base alle proprie esigenze e alle fasce orarie richieste anche nei periodi di assenza da casa. Mentre sono le caldaie a rappresentare, tuttavia, il principale componente domestico che migliora il risparmio energetico e permette la più totale efficacia del riscaldamento dell’ambiente: tra di loro i sistemi che garantiscono un alto grado di efficienza energetica sono le caldaie a condensazione e le termopompe.

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Scelte innovative: caldaie a condensazione e termopompe

Ossia? Beh, se la caldaia tradizionale è quindi una scelta poco conveniente, sia in termini economici sia ecologici, è buona cosa sapere che stanno facendo la loro apparizione sul mercato delle opzioni alternative. In primis, le caldaie a condensazione, di cui molto si parla in questo periodo. Queste tipologie di impianti di riscaldamento si caratterizzano per l’alto rendimento energetico, grazie alla capacità di riutilizzare i vapori della condensazione e, quindi, altro calore. Il beneficio in questi casi è sia economico sia ambientale, nonostante ovviamente queste caldaie prevedano un investimento iniziale più elevato.

Un’altra possibilità molto innovativa sono le termopompe. Anche dette pompe di calore, si tratta di sistemi estremamente tecnologici che si basano su un meccanismo inverso a quello del frigorifero, ovvero riescono a generare calore a partire da una fonte naturale, ad esempio aria, acqua o terra. Le pompe di calore più diffuse utilizzano vapore caldo, mentre quelle ad energia termica sono al momento molto più costose. Ovviamente, il lavoro della termopompa viene azionato dall’energia elettrica: si può essere quindi completamente ecologici se si abbina una pompa di calore a una fonte di energia rinnovabile, ad esempio i pannelli fotovoltaici.

 

famiglia con bambini sul divano

Installazione e manutenzione: quali problematiche?

Un altro aspetto da considerare nel momento in cui si sceglie un impianto di riscaldamento è la facilità della sua installazione. Per quanto riguarda le caldaie tradizionali, i sistemi sono ormai consolidati e non dovrebbero esserci dubbi. Tuttavia, in questo caso, è la manutenzione a poter risultare un fattore critico, da seguire nel tempo.

Per ciò che riguarda invece le caldaie a condensazione, queste si caratterizzano per la grande integrabilità in qualsiasi appartamento. Anche senza interventi specifici di ristrutturazione, installare una caldaia a condensazione può rivelarsi semplice e conveniente. È inoltre abbastanza semplice creare anche dei sistemi ibridi, che vadano a produrre energia anche da fonti rinnovabili.

Tutto ciò (la semplicità d’integrazione, insomma, e la possibilità di creare sistemi ibridi) è valido anche per le pompe di calore. Altri vantaggi delle termopompe sono infine relativi alla maggior sicurezza dell’impianto (vengono eliminate le taniche di gasolio!), una minore occupazione degli spazi e, da non sottovalutare, arriverà a casa una sola bolletta, quella relativa all’energia elettrica. Tuttavia, i costi d’installazione possono variare notevolmente: questo dipende dalla scelta di installare la termopompa all’interno o all’esterno dell’abitazione.

 

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uomo regola termostato casa

Risparmio energetico

Tra i tanti temi da considerare quando si affronta il macro-tema del risparmio energetico, la dicitura “riscaldamento” occupa di sicuro un posto importante. Consumiamo tantissima energia per riscaldare le nostre case, molto spesso in maniera poco attenta o addirittura con sistemi di riscaldamento condominiali obsoleti o non coerenti con le esigenze del singolo inquilino. Eppure al mondo esistono Paesi, tra cui soprattutto la Svizzera, che stanno investendo risorse ed energie per permettere ai propri cittadini (e, quindi, rendere loro conveniente) sistemare la propria abitazione in modo da adottare soluzioni meno inquinanti e più eco-friendly.

Ma gli sforzi politici non bastano: come cittadini, infatti, dobbiamo in prima persona essere consapevoli che la strada è quella. Le caldaie tradizionali, seppur ancora molto diffuse, verranno soppiantate negli anni da soluzioni non solo meno inquinanti ma anche a più alto rendimento.

Il risparmio in etichetta

Installare le caldaie di nuova generazione o le termopompe, poi, ha immediate ricadute in termini di risparmio energetico e quindi anche di valutazione sia dell’immobile sia degli impianti stessi. Ma quali sono i parametri che permettono una corretta valutazione dell’impatto energetico di questi due elementi? E come tale valutazione si esplica, in maniera diretta ed efficace?

Per farlo, in Svizzera vengono usati due tipi di etichette energetiche “parlanti”: la prima è il frutto del CECE, il Certificato energetico cantonale degli edifici che mostra i consumi energetici standard di varie tipologie di edifici, quali quelli abitativi, amministrativi semplici e scolastici. La sua etichetta, distinta in sette classi da A (verde, molto efficiente) a G (rosso, poco efficiente), fornisce una valutazione attendibile dello stato e dell’efficienza dell’edificio stesso, permettendo anche, a chi ne è in possesso, di prevedere lavori di ammodernamento che migliorino i consumi e tengano sotto controllo le emissioni.

Copia di Senza titolo (2)

La seconda, invece, deriva dalla Direttiva Ecodesign ErP (Energy-related Products) che mira a favorire una tecnica di riscaldamento più efficiente e più pulita in tutta Europa, valutando diversi apparecchi e classificandoli in varie categorie. Queste sono le stesse che vengono mostrate nell’etichetta corrispondente, che riprende la tradizionale scala dalla A alla G degli elettrodomestici ma che viene divisa a sua volta in:

  • etichetta di prodotto: identifica il solo generatore di calore o accumulatore di acqua calda, senza accessori
  • etichetta di sistema: si intendono i sistemi di riscaldamento completidurre l’adozione di impianti solari termici per circa il 20% del costo dell’investimento.

Indicazioni sul tema del consumo energetico per gli edifici: il MoPEC

E a proposito di edifici, è da qualche tempo che, tanto in Svizzera quanto in Canton Ticino, si sente parlare di MoPEC: ma di cosa si tratta? E cosa dice?

Partiamo da una definizione molto semplice. L’acronimo, infatti, sta per “Modello di prescrizioni energetiche dei cantoni”: esso non è altro che un insieme di indicazioni sul tema del consumo energetico per gli edifici, le stesse che sono state elaborate congiuntamente proprio dai cantoni in base alle loro esperienze nel campo esecutivo.

Non è un caso. Il fine ultimo del MoPEC è infatti quello di costituire una sorta di “minimo comune multiplo” dei cantoni avendo come obiettivo quello di armonizzare il campo delle prescrizioni energetiche per chiunque si occupi di progettazione degli edifici e delle relative domande di licenza edilizia, sia che il lavoro avvenga a livello locale sia che avvenga a livello nazionale.

Trattandosi di un progetto di legge, poi, i cantoni lo possono adottare integralmente o adattarlo: al momento, dunque, esso serve da raccomandazione e punto di riferimento, perché solo le leggi cantonali definitive avranno un effetto diretto.

 

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